sabato 7 maggio 2016

Unseen Messages by Pepper Winters

Salve a tuttiii!
Domenica, finalmente, sono riuscita a finire "Unseen Messages". Dico finalmente non perché è stato noioso e non ho visto l'ora di finirlo, ma perché mi ha dato troppi feels contrastanti e sono stata costretta a metterlo in pausa ogni due capitoli, praticamente.
Ma è di Pepper Winters che stiamo parlando, che mi aspettavo? #sillyme
Unseen Messages
by Pepper Winters
Editore: CreateSpace Independent Publishing Platform
Data di pubblicazione: 30 Marzo 2016
Lunghezza stampa: 590 pagine
Prezzo: 17, 63 (flessibile)/ 3, 54 (ebook)
(AMAZON/GOODREADS)
"Instincts are what keep us safe from fate. Ignoring them can change your life forever."Fame and fortune arrived overnight and after months on the road with her singing tour, all Estelle craves is peace. Tired and ready for paradise, she travels to Fiji to recuperate. Stubborn and surly, Galloway is avoided by most--which is exactly the way he likes it. However, he's done spending his life in regret and hopes to find redemption in the tropical wilderness. Together, they board the flight that changes their fate forever. Crash landing on a deserted island, they not only have to figure out how to survive with no skills and daily dangers--learning how to fish, find water, and build shelter--but also inherit two children who look to them to keep them alive. However, staying alive might be the least of Galloway and Estelle's problems. As days creep to months and rescue doesn't find them, their desire for each other ignites. They started as strangers. They grew to be friends.They fought the desire to be lovers. Lust can be the most beautiful thing. Love the most rewarding. But not on an island where life hangs by a thread and giving into temptation can kill you. Can they survive being forgotten or will love be their ultimate undoing?
 
“Love doesn’t live in first glances. Life doesn’t dwell in second chances. Our path exists in unseen messages.”  
Estelle Evermore è una donna molto molto introversa, che ama scrivere canzoni ed ha raggiunto la fama grazie alla (o forse sarebbe meglio se dicessi per colpa della) sua migliore amica che ha postato un video nel quale lei cantava su Youtube, senza il suo permesso.
All'inizio del libro troviamo Estelle in aereoporto diretta a casa sua, in Australia, per allontanarsi dalla vita frenetica di L.A., che proprio non fa per lei, ma accadono una serie di inconvenienti, che lei vede come presagi, come un avvertimento dall'alto di non partire, anche se alla fine decide di ignorarli, dando la colpa della sua irrazionalità all'ansia, e partire.
E' proprio durante uno di questi inconvenienti che Estelle incontra la famiglia Evermore, composta da Duncan, Amelia, Conner e Pippa, che condividono il suo stesso cognome pur non essendo suoi parenti, e Galloway Oak.
Galloway è un carpentiere inglese con un passato oscuro e misterioso, diretto verso un'isola delle Fiji, per aiutare la popolazione a costruire case per beneficenza. In realtà, è più un modo per trovare assoluzione dai suoi peccati, che non riesce a scrollarsi di dosso.
Galloway ed Estelle sono subito molto incuriositi l'uno dall'altra, ma non si parlano, né prima né durante il volo, che non è per niente tranquillo e non fa altro che peggiorare l'ansia della povera Estelle.
Arrivati nelle Fiji, l'aereoporto comunica ai passeggeri che a causa di una tempesta non potranno partire subito per le loro destinazioni. Galloway e Duncan Evermore sono però determinati a partire immediatamente e riescono a trovare qualcuno disposto a portarli a destinazione, anche con il brutto tempo. Estelle, nonostante i brutti presagi, decide di voler vivere per una volta e, invece di tornare in Australia, decide di voler andare in vacanza con gli Evermore. Ed è così che Galloway ed Estelle, insieme a Conner e la piccola Pippa, si ritrovano dispersi su un'isola deserta ai confini delle Fiji.
Questo romanzo, narrato dal punto di vista di Estelle e Galloway, è una specie di diario della  loro permanenza sull'isola. 
Per me non è stato per niente facile da leggere, ve lo avevo già accennato. Avete mai visto "Cast Away" con Tom Hanks? Bene, io l'ho visto da bambina e l'esperienza mi ha traumatizzato profondamente, ancora non mi sono ripresa. Ovviamente, sapevo di cosa parlasse il libro, ma io amo Pepper Winters e dovevo leggerlo per forza!
Ho letto due serie della Winters, che scrive solitamente dark romance molto molto oscuri e contorti, la amo per questo. Comunque, questa standalone non è un dark romance, ma porta comunque con sé l'aura oscura, tipica della Winters. 
Viene spontaneo, quando si legge di gente dispersa su isole deserte, desiderare ardentemente che qualcuno li ritrovi per riportarli alla civiltà. Prima è, meglio è, perché più è lunga la permanenza più è forte lo stress emotivo dei personaggi e, di conseguenza, del lettore. Vi dico solo che di 590 pagine i 3/4 sono passati sull'isola. 590 pagine di disidratazione, deperimento, dolore, depressione, ansia, infortuni, malattie, paura, desiderio, amore, felicità. Sì, perché, nonostante all'inizio abbiano tutti grossi problemi ad adattarsi all'isola, essendo anche distrutti fisicamente, e alla mancanza dei beni che noi tutti diamo per scontato, come il cibo al supermercato, l'acqua corrente, le medicine e i dottori a portata di mano, l'elettricità, alla fine si adattano talmente tanto alla mancanza di queste cose che vorrebbero non essere mai trovati. Vorrebbero vivere per sempre lontani dal trambusto, dalle aspettative della società. L'isola da prigione diventa casa. I compagni di sventure diventano famiglia. Però, determinati eventi gli ricordano che non possono stare lì per sempre o moriranno.
Questo crea un conflitto di idee anche nel lettore, che se all'inizio voleva a tutti i costi che venissero salvati, dopo non ne è più tanto sicuro. Il conflitto caratterizza tutto il romanzo, perché anche mentre stiamo assistendo ad un momento felice, c'è sempre un retrogusto malinconico, tormentato. Non è mai chiara l'emozione predominante, però anche nei momenti peggiori c'è speranza.
Viene anche spontaneo pensare:"Io che avrei fatto al loro posto?", un pensiero che porta un'ansia tremenda, perché ti costringe a immaginare tutta una serie di scenari allucinanti, e il desiderio di non salire mai più su un aereo...ma proprio maiii!
Pepper Winters poi non è amante del "E vissero felici e contenti" usuale, al contrario ama i finali dolce-amaro, per il quale i protagonisti devono combattere con le unghie con i denti fino alla fine.
Inoltre, non è mai scontata. Le cose non vanno mai come ti aspetti che vadano, c'è sempre qualcosa che succede che non hai messo in conto, anzi che non ti saresti mai sognata di mettere in conto! Per ogni cosa bella che succede ce ne sono sempre pronte 3 terribili. Non si sta mai in pace!
Resta il fatto che io amo questa scrittrice, nonostante riesca sempre a distruggermi il cuore senza pietà. Forse, sarebbe stato meglio se fosse stato più corto, sarebbe stato meno "pesante".  Però meglio un libro lunghissimo che una trilogia o una serie, non sarei sopravvissuta ai cliffhanger! Già così sono sopravvissuta a malapena! 4 stelle e mezzo!
Ed è tutto! Due settimane per finire questo libro, ma si può?!

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