venerdì 22 gennaio 2016

Thinking Out Loud #2 | Tette e culi universitari

Buongiorno!
Ieri sera sono andata a letto agitata e, oggi, mi sono svegliata agitata. Meglio se mi tolgo questo peso dal petto...
Sono sicura che leggendo il titolo avete capito di cosa sto per parlare, se siete universitari e siete iscritti al gruppo Spotted della vostra università, ne sapete sicuramente di più, perché da giorni vi vedete spuntare culi e tette con su scritto il nome dell'università sulla bacheca di Facebook.
E' quello che è successo a me ieri sera, anche se la cosa va avanti già da un po', e mi manda in bestia. I commenti, poi, sono legna sul fuoco.
La cosa mi sembra sia iniziata dalla Bocconi, che dovrebbe essere, se non mi sbaglio, una delle migliori università d'Italia. Questo dato è sempre stato opinabile, ma dopo questa storia dei culi e delle tette lo è, a mio parere, ancora di più.
Adesso, se tu sei una donna che ama il suo corpo e non ha problemi a mostrarlo agli altri, per me va bene. Per me, puoi anche uscire di casa nuda, se è quello in cui credi e se ti fa stare bene con il tuo corpo. Magari avessi la sicurezza per farlo!
Però, spiegami, qual è la connessione tra le tue tette e la validità della tua università? Perché oramai è diventata una competizione tra università, ma per dimostrare cosa, esattamente, non ho capito.
Se l'università ha studentesse con tette grosse e culi sodi, allora vale di più? Volete dimostrare di essere migliori delle studentesse della Bocconi? Ma avete un briciolo di amore per voi stesse? Vi fa piacere leggere i commenti dei gentiluomini, che vi danno dolci appellativi e vi paragonano ad animali domestici?
Vi rendete conto che così facendo state mandando all'aria anni di lotte per eliminare l'oggettificazione della donna? E che state sputando in faccia al sapere e alla cultura? Che ci sono donne nel mondo alle quali non è concesso il lusso di studiare e voi, che lo avete, ci state cagando sopra? Che piacere si prova ad essere capre che seguono il gregge? Che valore ha il nome della vostra università scritto sul culo, quando ci cadono i tetti addosso, a lezione ci fanno sedere per terra e dei bisogni degli studenti non si cura nessuno?
Poi non lamentiamoci! Non lamentiamoci se non veniamo prese sul serio, se al colloquio di lavoro vale più la misura del reggiseno che il curriculum. Non lamentiamoci se continuiamo ad essere considerate meno degli  uomini.  Non lamentiamoci se per la società è giusto uscire le tette in pubblico senza motivo, ma non è giusto farlo quando si devono allattare i figli. Piuttosto che lamentarci, invece, perché non impariamo a pensare in larga scala, a pensare alle conseguenze delle nostre azioni? Sì, perché bastano le azioni di un solo deficiente per rovinare tutto e non è giusto! Non è giusto per tutte quelle persone che lottano tutti i giorni per avere uguali diritti! Perché non pensiamo a migliorare l'istruzione piuttosto che aiutarne il declino? Perché non pensiamo a migliorare il nostro essere piuttosto che degradarlo in questo modo? Perché di degrado si tratta! Perché non insegniamo alle generazioni di giovani donne ad amare il proprio corpo e a rispettarlo, piuttosto che ad usarlo come mezzo per un fine? Perché non insegniamo a rispettare la cultura e a non dare l'istruzione per scontato?!
Forse sono io che faccio diventare le stupidaggini questioni di Stato, ma non venitemi a dire: "Sono ragazzi!" perché vi ci mando! Però, vi prego, se voi avete risposte alle mie domande, se ci capite qualcosa, spiegatemelo. E se c'é qualcuna di voi che ha tirato fuori le tette o il culo per questa giusta causa (#sarcasm), spiegatemi il motivo. Datemi altri punti di vista. Magari sto guardando la situazione da un'angolazione sbagliata. Magari c'è un significato più profondo che non sto cogliendo...

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